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ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale Malcolm X è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 53Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 488

Brano: [...]: agli 11 Stati federati della Malesia e allo Stato di Singapore furono aggiunti (dopo un referendum) gli Stati di Sarawak e di Sabah (anche per bilanciare il forte peso che le sinistre avevano a Singapore), dando così vita alla attuale Federazione della Malaysia.

Nel 1965 Singapore decise poi di uscire dalla Malaysia e di costituirsi in Stato indipendente e sovrano (ma di fatto sempre fortemente condizionato dalla Gran Bretagna).

R.Le.

Malcolm X

N. a Omaha (Nebraska) il 19.5.

1925, m. il 24.2.1965; tra i massimi dirigenti del movimento nero degli Stati Uniti e fondatore óeWOrganiz

zazione per l'unità afroamericana (O.U.A.A.).

Suo padre Earl Little, pastore battista, era un attivo propagandista della Universa! Negro Improvement Association (associazione fondata da Marcus Aurelius Garvey e di grande importanza ai tempi della Prima guerra mondiale, organizzava il ritorno dei negri in Africa; v. Liberia) e, per questo motivo, era stato ucciso dagli uomini del Ku Klux Klan quando Malcolm aveva solo sei anni. Da allora la famig[...]

[...]re, intraprendendo al tempo stesso una folta corrispondenza con Muhammad. Uscito di prigione nel

1952, con un anno di anticipo, Malcolm sostituì il cognome « Little », imposto dai bianchi ai suoi antenati, con una X (simbolo dell’anonimato in cui viene tenuto il nero) e diventò attivista dei Black Muslims. La setta aveva allora poche centinaia di aderenti, ma nel giro di qualche anno la capacità politica,

organizzativa e propagandistica di Malcolm X la trasformò in un forte movimento di massa.

Nel 1963 Malcolm X era già un dirigente nazionale più noto dello stesso « messaggero di Allah » Muhammad. La separazione era nell'aria, e non solo perché il vecchio leader vedeva con invidia l'ascesa di Malcolm, ma anche e soprattutto perché si stava delineando una divergenza sostanziale sulla strategia da seguire.

Dirigente rivoluzionario

In quegli anni il movimento nero * stava trovando nuovi terreni, nuovi strumenti di lotta, e si stavano preparando le « calde estati » del 196567. La spinta andava oltre la normale rivendicazione dei « diritti civili » fondati su un’uguaglianza giuridica tra nero e bian[...]

[...]li » fondati su un’uguaglianza giuridica tra nero e bianco, per investire le radici economiche del razzismo e smascherarlo nei suoi risvolti di oppressione sociale.

Di fronte a ciò che si preparava,

i Musulmani Neri si limitavano a svolgere una attiva (e importante anche se limitata) opera di costruzione di una « nazione » nera su basi religiose prettamente islamiche, rifiutandosi di impegnarsi sul terreno politico e sociale dello scontro. Malcolm X introdusse la prima divergenza quando affermò che la fede islamica non doveva essere una compensazione alle angosce esistenziali dell’uomo nero e una soluzione interiore della sua condizione di inferiorità rispetto al bianco, ma divenire uno strumento di unificazione delle coscienze di tutto il popolo nero, qualunque fosse la sua fede religiosa. Egli pose così un obiettivo più vasto e, pur restando un fedele musulmano, già guardava a un’iniziativa politica che coinvolgesse le masse nere.

La divergenza diventò più acuta quando il giovane leader chiese alla setta un preciso impegno sul terre[...]

[...]o di unificazione delle coscienze di tutto il popolo nero, qualunque fosse la sua fede religiosa. Egli pose così un obiettivo più vasto e, pur restando un fedele musulmano, già guardava a un’iniziativa politica che coinvolgesse le masse nere.

La divergenza diventò più acuta quando il giovane leader chiese alla setta un preciso impegno sul terreno morale e politico, e non più solo su quello strettamente religioso; diventò infine rottura quando Malcolm X, di fronte alla violenza del bianco, iniziò a pensare a forme di autodifesa organizzata da parte dei neri.

Nel dicembre 1963, dopo un discorso infuocato in cui Malcolm X riassunse le sue tesi, venne sospeso dalla setta. Era una separazione dolorosa, cui Malcolm X rispose col silenzio e poi con un lungo viaggio quale pellegrino alla Mecca. Questo viaggio costituì per lui una autentica scoperta e, con gli altri successivamente effettuati in Africa, lo portò a una svòlta nelle sue

488



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 489

Brano: [...]ne infatti alla coscienza dell'inutilità dell’acquisizione di alcuni diritti civili, quando manchino le condizioni oggettive economicosociali per il loro reale esercizio. La polemica contro i movimenti tradizionali dei neri americani diventò perciò violenta, al pari di ^quella contro gli illuminati liberali bianchi che riducono tutto il problema alla fine della discriminazione razziale nelle scuole, nei ristoranti, nei bus. In altri termini, con Malcolm X maturò per la prima volta nella storia del movimento nero una rivendicazione mossa da presupposti rivoluzionari. Su queste basi, al ritorno negli Stati Uniti egli intensificò la sua azione per estendere l’influenza dell’ O.U.A.A. conferendole un connotato di « nazionalismo nero militante » su tutti i fronti della lotta politica e sociale. Pur trattandosi di un’organizzazione minoritaria, gli avversari fiutarono il pericolo della sua esistenza e le sue possibilità di rapida espansione.

Malcolm X (a destra) si incontra con Martin Luther King (Washington, marzo 1964)

Erano gli anni in cui [...]

[...]movimento nero una rivendicazione mossa da presupposti rivoluzionari. Su queste basi, al ritorno negli Stati Uniti egli intensificò la sua azione per estendere l’influenza dell’ O.U.A.A. conferendole un connotato di « nazionalismo nero militante » su tutti i fronti della lotta politica e sociale. Pur trattandosi di un’organizzazione minoritaria, gli avversari fiutarono il pericolo della sua esistenza e le sue possibilità di rapida espansione.

Malcolm X (a destra) si incontra con Martin Luther King (Washington, marzo 1964)

Erano gli anni in cui gli Stati Uniti conoscevano le forme più aperte di violenza politica. John Kennedy (v.) era stato assassinato a Dallas e il nuovo presidente Johnson seguiva tortuosamente la via del riconoscimento dei diritti civili ai neri. Altre organizzazioni nere si erano integrate, riconosciute come «buone» perché predicavano la nonviolenza, ed erano riuscite a convogliare i ceti benestanti della comunità nera verso forme di collaborazione. Malcolm X invece aveva lacerato il tessuto di ipocrite convenienze, gu[...]

[...] gli anni in cui gli Stati Uniti conoscevano le forme più aperte di violenza politica. John Kennedy (v.) era stato assassinato a Dallas e il nuovo presidente Johnson seguiva tortuosamente la via del riconoscimento dei diritti civili ai neri. Altre organizzazioni nere si erano integrate, riconosciute come «buone» perché predicavano la nonviolenza, ed erano riuscite a convogliare i ceti benestanti della comunità nera verso forme di collaborazione. Malcolm X invece aveva lacerato il tessuto di ipocrite convenienze, guardava ai neri diseredati e sfruttati e aveva commesso l’imperdonabile errore di mettere il dito sulla piaga dell’imperialismo e del capitalismo, per quanto queste due espressioni non ricorressero mai nel suo vocabolario. Contro di lui si scatenò così una violenta campagna di stampa, mentre i militanti dell’O.U.A.A. venivano sottoposti a pressioni di ogni genere, spesso arrestati dalla polizia o fatti oggetto di attentati da parte di « ignoti ».

Intuendo che si era arrivati a una stretta, in quegli stessi giorni Malcolm X dichiara[...]

[...]errore di mettere il dito sulla piaga dell’imperialismo e del capitalismo, per quanto queste due espressioni non ricorressero mai nel suo vocabolario. Contro di lui si scatenò così una violenta campagna di stampa, mentre i militanti dell’O.U.A.A. venivano sottoposti a pressioni di ogni genere, spesso arrestati dalla polizia o fatti oggetto di attentati da parte di « ignoti ».

Intuendo che si era arrivati a una stretta, in quegli stessi giorni Malcolm X dichiarava a un giornale: « Questa è l’età dei martiri e se devo finire anch’io così, morirò almeno per la causa della fratellanza. È l'unica cosa che può salvare questo paese. Ho pagato un alto prezzo per capirlo, ma l’ho capito ». E poco prima aveva scritto: « Se muoio o se sarò assassinato [...] siate certi che quello che ho messo in moto non sarà fermato ».

Malcolm X pagò con la vita le sue posizioni rivoluzionarie: mentre stava per iniziare una conferenza in una saletta dell’edificio Audubon Ballroom a New York, fu ucciso da sedici pallottole di fucile e di rivoltella sparategli da sicari rima

sti sconosciuti. Pochi mesi dopo, la rivolta nera sarebbe esplosa con esiti confusi, ma tali da porre la questione razziale al centro della più generale crisi americana.

Tra i numerosi libri dedicati a Malcolm X, alla sua vita, al suo pensiero e all'influenza da lui esercitata nel movimento nero, si vedano particolarmente: la sua Autobiografia (Torino, 1967); gli Ultimi discorsi (Torino, 1968); i suoi studi Sulla storia degli afroamericani (Roma, 1970); e l’opera complessiva di Roberto Giammanco, Black Power. Potere negro. Analisi e testimonianze (Bari, 1967).

Fi. Le.

Malenkov, Georgi M.

Georgi Maximiiianovic Malenkov. N. I’8.1.1902 a Oremburg (oggi C’kalov) in Russia. Figlio di un impiegato, aderì al Partito comunista nel 1920. Arruolatosi nelle file dell’Esercito Rosso durante la guerra ci[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 687

Brano: Stati Uniti d’America

“rivolta nera” continuò quindi per tutto il decennio, accompagnata spesso da scoppi di violenza razziale: nacquero organizzazioni come quella capeggiata da Malcolm X (v.) e quella dichiaratamente estremista delle Black Panthers (1966), che promuovevano un progetto di nazionalismo rivoluzionario. Le manifestazioni di violenza e del razzismo portarono allessassimo di Malcolm X e culminarono nel 1968, con l'uccisione di M.L. King.

Molte delle riforme sociali fallirono in seguito alla crescente opposizione della coalizione conservatrice contro gli “sprechi” della spesa pubblica, che il massiccio sistema di welfare state implicava. Il progressivo coinvolgimento delle forze armate americane nella disastrosa guerra del Vietnam (v.) e gli urgenti investimenti nel settore dell'industria bellica ridimensionarono, rallentandola ulteriormente, la realizzazione delle riforme sociali.

La Nuova Sinistra

Il conflitto vietnamita rappresentò un naturale sbocco della polit[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 219

Brano: [...]ribile. E ormai era esaurita ».

Dopo Birmingham, pur non abbandonando i principi della nonviolenza, Martin Luther King consolidò e accentuò il carattere di lotta (e non più soltanto di protesta) del movimento. L’assassinio di J. F. Kennedy, in cui il leader nero confidava molto per la realizzazione del suo programma riformista d’integrazione, accelerò il maturare di nuove posizioni che, pur tenendolo ancora lontano dalla lotta più avanzata di Malcolm X e di Rap Brown, del Black Power (Potere nero) e delle Pantere Nere, lo portarono a collegare la questione razzista a problemi più generali della società americana, come la guerra nel Vietnam e la povertà. Elementi di questa maturazione erano già presenti, del resto (per quel che concerne la condizione sociale dei neri), nella grande marcia dei 250.000 su Washington che King organizzò nel 1963, per sostenere la legge sui diritti civili presentata da Kennedy. Ma fu soprattutto dopo l’approvazione di quella legge (1964) che King venne prendendo coscienza dei limiti della battaglia giuridica per [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 175

Brano: [...]mente si riunisce una commissione che stabilisce, in base alla condotta del prigioniero, se questi debba essere liberato

o trattenuto in carcere ancora un altro anno. Per George Jackson ciò equivalse a una condanna a vita.

Rinchiuso nei penitenziari californiani più duri, da San Quentin a Soledad, egli non accettò mai di sottomettersi al razzismo e ai soprusi dell’autorità carceraria. Nel corso di un decennio di detenzione maturò, come già Malcolm X (v.) e altri rivoluzionari afroamericani, una lucida coscienza politica.

All'inizio del 1970, in seguito a gravissimi incidenti razziali scoppiati nel carcere di Soledad, George Jackson e altri due detenuti di colore furono accusati di aver ucciso una guardia. I tre divennero presto famosi come i Fratelli di Soledad e, in diverse città, su iniziativa di’militanti del Black Panther Party e di altri gruppi progressisti, sorsero comitati per la loro difesa.

Il 7.8.1970 Jonathan Jackson, fratel

lo minore di George, irruppe armato nel tribunale di San Rafael per liberare tre detenuti neri[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Malcolm X, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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